Per tutti i viaggiatori e in particolare per chi viaggia spesso per lavoro, un ritardo del volo aereo può essere un vero incubo; anzi, stando a quanto spesso avvengono i casi di voli che partono ben più tardi del previsto, è una delle ansie e paure ricorrenti dei lavoratori da remoto che spesso si spostano per riunioni con vecchi e nuovi clienti.
Se il ritardo è prolungato si possono anche perdere importanti occasioni, quindi si va ben oltre il concetto di “seccatura dell’attesa”.
Ma che cosa può e deve fare un viaggiatore e, in particolare, un nomade digitale che viaggia per lavoro, re ridurre al minimo i problemi conseguenti al ritardo del volo?
Avvisare chi ci attende (anche per iscritto)
Chi viaggia spesso lo sa: non è sano essere troppo ottimisti e pensare che “tanto sarà un problemino tecnico, tra cinque minuti al massimo partiamo”, perché l’attesa può essere molto lunga.
E’ importante dunque avvisare hotel/accommodation e trasporto da aeroporto a hotel se prenotato. Meglio tenere traccia scritta di tutte queste comunicazioni, per poterle utilizzare qualora il ritardo causasse anche la perdita economica dovuta a hotel/prenotazioni ecc.
Poi è importantissimo avvisare con tutta la tempestività possibile anche le persone che potrebbero avere svantaggi dal nostro non voluto ritardo, in primis colleghi, collaboratori e potenziali partner.
Concentrarsi dunque sui propri diritti.
Chiedere un risarcimento del biglietto
Come suggerisce AirHelp, azienda leader nell’assistenza ai passeggeri aerei, in caso di attesa superiore a 3 ore hai diritto ad un risarcimento economico per ritardo aereo.
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Per i voli all’interno dell’UE con tratta pari o inferiore a 1500km hai diritto a 250€.
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Per i voli interni all’UE con tratta superiore a 1500km potrai chiedere 400€.
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Per i voli aerei al di fuori della UE con tratta inclusa tra 1500 e 3500km.
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Per tratte intracomunitarie superiori a 3500km, se il ritardo è fra 3 e 4 ore, il risarcimento sarà di 300€, se è maggiore alle 4 ore sarà di 600€.
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Il risarcimento va chiesto in aeroporto, presso i desk e gli uffici della compagnia con la quale voliamo.
Esiste un regolamento europeo, per la precisione il regolamento CE 261/2004, che tutela i viaggiatori all’interno dell’UE dalle problematiche relative a overbooking, ritardo volo o cancellazione volo.
Invece per i voli al di fuori dell’UE, tutti i viaggiatori fanno riferimento alla Convenzione di Montreal, alla quale hanno aderito oltre 120 paesi, per reclamare i diritti e i risarcimenti per i danni arrecati.
Chiedere un altro volo
Ai risarcimenti si aggiungono casi in cui possiamo chiedere rimborso e volo alternativo, ad esempio se il ritardo accumulato è superiore alle 5 ore. In questo caso hai diritto sia ad un rimborso totale o parziale del tuo biglietto sia ad un volo alternativo o un volo di ritorno al tuo aeroporto di partenza a seconda di quanto possiamo fare per riorganizzare la giornata lavorativa persa a destinazione.
Se per attendere il volo alternativo fosse necessario un pernotto, la compagnia ti deve il transfer e una notte in hotel.
Chiedere assistenza in aeroporto
In caso di ritardo superiore a due ore hai anche diritto all’assistenza che prevede bevande e cibo gratis in aeroporto e la possibilità di usare telefono, fax e email.
Potresti avere anche seria necessità di accesso a prese elettriche per continuare a lavorare dal computer e, qualora non libere quelle a disposizione nelle aree pubbliche dell’aeroporto, è il personale della compagnia che deve poterti mettere nelle condizioni di usufruirne.
Non scoraggiarti
Nella vita di un nomade digitale questi sono inconvenienti che purtroppo possono accadere e avere più conseguenze negative rispetto ad un lavoratore che viaggia come dipendente di una società. Ma in fondo, ci è solo una piccola contropartita per la tua tanto sognata autonomia!