Ilaria, mamma blogger a Perth

 

Ilaria, mamma expat a tempo pieno, a Perth in Australia. Un trasferimento che l’ha portata a rinunciare agli affetti, ma che in compenso le ha regalato nuove amicizie, nuove esperienze e una vita “normale” insieme al suo compagno. Oltre ad occuparsi della sua Vittoria, Ilaria si è ritagliata del tempo per gestire il suo blog, un diario virtuale in cui gli argomenti spaziano dalle ricette di cucina a temi fashion, beauty e tanto altro, tra cui l’home decor, una sua passione. Ilaria infatti si occupa di creare decorazioni floreali su richiesta.

 

Ilaria, cosa significa essere una mamma expat?

Essere una mamma expat significa non avere i nonni di Vittoria vicino, i miei fantastici genitori e suoceri. Il loro aiuto e la loro presenza è fondamentale. E anche la vicinanza delle zie, Valeria ed Elisa che adorano Vittoria. Significa dover fare tutto sola o da soli, perché io e Marco (il mio compagno) ci aiutiamo molto, ma fino a quando non torna dal lavoro devo fare tutto da sola. Significa far conoscere una cultura ed una lingua diversa a nostra figlia, anche se in questo credo sia molto fortunata. Viviamo in una città bellissima che offre tanto, dove quasi ogni giorno c’è un evento, con gente molto disponibile, cordiale e pronta ad aiutarti, immersi in una natura incontaminata, con un clima e mare straordinario e dove ci sono molte possibilità di lavoro e di studio. 

 

Dov’è questo posto fantastico?

Perth, nel Western Australia. 

 

Com’è stato il tuo primo impatto con una lingua ed una cultura diverse?

Quando sono arrivata qui tornavamo dal Vietnam, quindi puoi ben immaginare l’impatto. Perth mi è piaciuta subito, così come i posti attorno. Mi incantavo a guardare le grandi distese di prati, fotografavo ogni minima cosa. Guardando le zone residenziali appena fuori città, mi sembrava di essere nella sceneggiatura del film “The Truman show“. Tutto così perfetto! Gli australiani sono gente molto alla mano, semplici e cortesi, ma molto diversi da noi italiani. Noi siamo più “calorosi”. Da mamma quello che mi ha colpito di più è stato il loro modo di crescere ed educare i figli. Sono molto “wild“ rispetto a noi mamme “chioccia“ italiane. All’inizio mi innervosivo perché non capivo il loro inglese e credevo di essere più preparata. Il loro è un inglese veloce, stretto, difficile da capire appena si arriva qui. Piano piano poi, con l’aiuto della radio e della tv diventa più semplice, ora va già meglio, è tutta questione “di orecchio”. 

 

 

Ci racconti qualche aneddoto della tua vita in Australia?

Mi vengono in mente le prime volte che ho iniziato a guidare. La guida è a destra, quindi mi sono dovuta abituare anche a questo, all’inizio ero attentissima soprattutto nelle rotatorie. Ricordo anche quando mi sono persa con Vittoria, il cellulare era scarico e non potevo usare il mio Google maps. Per fortuna poi, con l’aiuto di qualche persona ed un autista, siamo riuscite a tornare a casa.

 

Ormai vivi da due anni in Australia. Cosa ci racconti della terra dei canguri?

Come ho già detto precedentemente, l’Australia offre paesaggi mozzafiato, un cielo pieno di stelle, (non ne ho mai viste tante), animali particolari o dolci come il koala. La terra dei canguri è molto affascinante, regala tramonti pazzeschi, lo stile di vita è “da mare”, sono tutti molto easy, ci sono molti surfisti. Si svegliano molto presto la mattina, lavorano tutto il giorno fino alle 5 pm circa. I bambini vanno a dormire verso le 6/6:30, cosa molto strana per noi italiani, anche se Vittoria non va a letto tardi. Non ho ancora visitato le altre città come Sydney, Melbourne o Adelaide, ma da come ne parla chi ci è stato, anche quelle sono bellissime, come il resto dell’Australia credo. Posso dire che Perth è sicuramente una città molto bella. 

 

A proposito, come si vive a Perth?

A Perth si vive bene. Per ora non possiamo lamentarci di nulla, è una città medio–grande con i suoi 1.600.000 di abitanti. Noi abitiamo in pieno centro, di fronte l’arena, quindi ce la viviamo appieno. Uso l’auto solo per spostarmi fuori città, per il resto camminiamo molto. Per quanto riguarda l’autobus non c’è bisogno di ticket se rimani in città. Ci sono ottime infrastrutture e le leggi stradali vengono rispettate. Uno dei lati positivi è che Perth è una città in evoluzione, che funziona, è avanti. L’unica cosa negativa è che siamo troppo lontani dall’Italia, ma una cartina geografica si può rimpicciolire soltanto su un foglio di carta. E poi, in 24 ore di aereo siamo nella nostra Italia. 

 

Perth è una città a misura di bambino?

Certamente. Qui i bambini possono giocare negli immensi parchi, la maggior parte dei quali attrezzati di play ground, un’area giochi recintata. Possono stare a contatto con gli animali, che non sono tutti velenosi come dicono certe leggende metropolitane. Possono partecipare ai tanti eventi creati specificatamente per loro. Le spiagge poi sono tutte e solo pubbliche, attrezzate anche loro di play ground, zone d’ombra, docce e parents room. Vittoria ha 15 mesi, quindi è ancora piccola per la scuola, ma esistono i play group. Ce ne sono tanti, più o meno ogni zona ne ha uno. Io ad esempio, insieme ad un gruppo di mamme italiane, ne abbiamo creato uno per conto nostro, che abbiamo chiamato “Italian play group”. È un luogo dove i bimbi giocano e socializzano. Spesso organizziamo anche feste a tema, al di fuori del play group, senza trascurare qualche tradizione italiana. Nel giro di poco tempo il numero dei partecipanti è aumentato sempre di più. 

 

Fai la mamma a tempo pieno o ti occupi anche di altro?

Faccio la mamma a tempo pieno e ho la fortuna di godermi ogni giorno mia figlia, ho bisogno però di ritagliarmi un po’ di tempo anche per me. Quindi un giorno, coraggiosamente, ho deciso di fare quello che da tempo avrei voluto fare, cioè aprire un blog e rendere pubbliche le mie composizioni. Ho tante passioni, una di queste è l’home decor e le mie composizioni sono vere e proprie decorazioni. Sono tutte create con fiori finti, frutto della mia fantasia, e su richiesta posso consigliarne per degli ambienti, case, stanze, party, ecc. Ho scelto di crearle esclusivamente con fiori finti perché odio rovinare quelli veri e poi il loro compito è quello di “arredare”.

 

Quali sono gli argomenti trattati nel blog?

Il mio blog è un vero e proprio diario su di noi. Gli argomenti variano dalle mie ricette preferite e che molte volte invento, al libro di ricette per Vittoria, che ho creato quando ha iniziato lo svezzamento. Racconta di Perth e della nostra vita qui, ma anche beauty, fashion, baby, negozi preferiti che trovo qui. È molto ampio. Facendo la flower designer, nel mio blog racconto anche di questo, ma non sono dei tutorial. 

 

Ti manca qualcosa della tua vita in Italia?

Della mia vita in Italia mi mancano prima di tutto i miei genitori e mia sorella. Lei per me è come l’aria, non posso pensare a quanto siamo lontane, mi vengono subito gli occhi lucidi. Mi mancano i posti dove sono nata e cresciuta, il mio lavoro, le amiche e gli amici. Ma anche il nord Italia, dove ci sono i miei suoceri e mia cognata. Anche quella per me è casa. 

 

 

A cosa hai dovuto rinunciare e cosa invece hai trovato a Perth?

Ho dovuto rinunciare agli affetti, ma con l’aiuto della mia famiglia dove regna l’amore è tutto più semplice. I nonni di Vittoria non mancano soltanto a lei, ma anche a me e a Marco quando abbiamo voglia di fare i fidanzatini. O quando devo andare dal medico e sono costretta a lasciare Vittoria con la baby sitter. In compenso ho trovato nuove amiche, sto vivendo nuove esperienze e finalmente una vita “normale” insieme al mio compagno, perché prima di trasferirci qui, lui era sempre in giro per il mondo con il suo lavoro. Fino a quando ha deciso di fermarsi e di fare anche il padre. Ed eccoci qui a Perth. 

 

Se ti chiedessi di descrivere Perth in tre aggettivi, quali sarebbero e perché?

Colorata, dinamica e veloce. Colorata, perchè ci sono murales bellissimi, dei parchi verdi e curati. Dinamica, perché c’è sempre qualcosa da fare. Veloce, perché costruiscono velocemente gli edifici, e perché per qualunque cosa i tempi di attesa sono brevi. 

 

L’Australia è la terra delle opportunità? Per chi secondo te?

Secondo me sì. Per persone in gamba che hanno veramente voglia ed interesse a cominciare una vita qui a 360 gradi. 

 

A chi invece la sconsiglieresti?

La sconsiglio a chi crede che arrivando qui, il lavoro e le opportunità caschino dal cielo. Come in tutte le cose, ci vuole impegno.

 

il************@gm***.com 

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A cura di Nicole Cascione

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