Enzo, “Ho cominciato a cucinare da ragazzino, oggi vivo a Lancing, Regno Unito, sono uno chef pluripremiato e porto qui la cucina italiana”

Enzo, originario di Napoli, ha scoperto la sua passione per la cucina quando era solo un ragazzino. “Durante la settimana frequentavo la scuola mentre nei fine settimana accompagnavo mio padre a lavorare in cucina. A 13 anni, dopo aver completato la scuola, sono entrato a far parte dello staff di una pizzeria del mio quartiere, la Pizzeria Di Matteo” racconta l’uomo che, dopo anni di gavetta ed esperienze con il padre, ha deciso di trasferirsi in Inghilterra, per dare maggiori opportunità ai figli.

“Sono venuto a Lancing perché conoscevo uno chef che già viveva qui”, continua Enzo, “La mia famiglia ed io abbiamo aperto un ristorante nel quale proponiamo esclusivamente la vera cucina italiana.” L’uomo ha dovuto affrontare anche diverse difficoltà, fra cui aver dato fiducia a degli italiani che hanno finto di volerlo aiutare e, invece, hanno ritardato l’apertura del suo ristorante e continuano a cercare d’infangare il suo nome e quello della sua famiglia, “ma, per fortuna, i clienti hanno capito che persone siamo e quali sacrifici facciamo.”

Dopo aver vissuto all’estero, aver ricevuto numerosi premi e aver cucinato anche per personaggi famosi, Enzo punta a vivere una vita serena e senza stress e, a chi sogna il Regno Unito, l’uomo dice che, affidandosi a dei veri professionisti e facendo tutti i calcoli giusti, è ancora possibile trasferirsi lì a dispetto della Brexit.

Ciao Enzo, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao, mi chiamo Enzo, sono uno chef e maestro pizzaiolo originario di Napoli, dove sono nato e cresciuto. Ho 45 anni e sono coinvolto nel mondo della cucina da quando ne avevo 11. La mia passione per la gastronomia è profonda e proviene dalla mia famiglia. Ho seguito le orme di mio padre, uno dei più grandi chef campani, il quale ha cucinato per numerosi personaggi famosi, tra cui il leggendario calciatore Diego Armando Maradona. La mia storia culinaria è molto importante per me e sono fiero di portare avanti questa tradizione familiare.

Ti sei trasferito fuori dall’Italia con tutta la famiglia. In quanti siete? Com’è stato fare questo grande passo con famiglia al seguito?

Ho deciso di lasciare l’Italia principalmente perché, fin dai miei 22 anni, ho intrapreso un viaggio intorno al mondo per diffondere la mia arte culinaria e conoscere nuove culture e modi di cucinare. Nel 2016, sono tornato nella mia città natale, Napoli, per aprire un ristorante insieme a mio padre e mio fratello. Tuttavia, dopo soli 4 anni, abbiamo dovuto chiudere a causa dell’ingerenza della camorra. Non ho voluto sottostare ai loro ricatti ma ho preferito reagire alla situazione. Questo mi ha spinto a prendere la decisione di chiudere il 30 agosto 2020. L’11 settembre dello stesso anno mia moglie, i miei tre figli, mia cugina ed io ci siamo trasferiti a Lancing, nel Regno Unito. Sicuramente organizzare tutto e lasciare Napoli in così poco tempo non è stato facile ma ritenevo che fosse la scelta giusta per garantire ai miei figli una vita migliore.

Come mai hai deciso di vivere proprio a Lancing?

Attualmente risiedo a Lancing, nel West Sussex, Regno Unito. Come sono finito proprio qui? Da 30 anni conoscevo uno chef napoletano che risiedeva qui. Egli aveva lavorato con mio padre quando ha iniziato questa carriera culinaria e ci eravamo incontrati proprio al ristorante dove lavorava mio padre. Questo chef mi ha suggerito questo luogo e questo ristorante che conosceva molto bene, così eccomi qui, in questa splendida città.

Hai vissuto in altre città britanniche prima?

No, per me e la mia famiglia questa è la prima esperienza in Inghilterra. Ho vissuto ai Caraibi per due anni, in Francia per sei anni e in Corsica per quattro anni.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

La reazione degli amici, dei parenti e dei conoscenti alla nostra scelta non è stata sicuramente facile. Decidere di lasciare la nostra vita a Napoli in pochi giorni è stato un cambiamento drastico per me e la mia famiglia. Anche per i nostri familiari, amici e conoscenti è stato difficile accettare questa decisione. Il fatto di essere molto lontani e di non poterci vedere come prima non è piacevole per nessuno. Molti mi hanno sconsigliato d’intraprendere questo nuovo percorso ma io volevo offrire ai miei figli un futuro diverso e migliori opportunità di crescita.

Puoi parlarci meglio del tuo lavoro?        

Il mio percorso professionale ha avuto inizio fin dalla giovane età di 11 anni. Durante la settimana frequentavo la scuola mentre nei fine settimana accompagnavo mio padre a lavorare in cucina. A 13 anni, dopo aver completato la scuola, sono entrato a far parte dello staff di una pizzeria nel mio quartiere, la Pizzeria Di Matteo. È stato un periodo formativo importante, soprattutto durante il 1994, quando il presidente americano Bill Clinton ha visitato il locale.

Ho fatto la vera gavetta, imparando numerosi segreti e tecniche dai grandi pizzaioli che frequentavano il locale. Quando ho compiuto 18 anni, ho deciso d’intraprendere un nuovo percorso lavorativo, seguendo mio padre in un ristorante di grande prestigio frequentato da personaggi illustri, tra cui Diego Armando Maradona. È stato lì che ho iniziato a realizzare il mio sogno di lavorare in cucina.

Dopo alcuni anni, mio padre mi ha incoraggiato a fare i primi passi da solo, così ho deciso di accettare l’opportunità di lavorare per la catena di pizzerie e ristoranti Rosso Pomodoro, dove ho avuto l’onore di conoscere e collaborare con il grande Executive Chef Antonio Sorrentino. Successivamente, ho lavorato anche per la catena di pizzerie e ristoranti Fratelli la Bufala, contribuendo alle aperture dei loro locali.

Il mio lavoro mi ha portato a viaggiare in diverse parti del mondo. Per esempio, ho avuto l’opportunità di aprire un ristorante italiano ai Caraibi, a Guadalupa. Successivamente, mi sono trasferito in Francia e poi in Corsica, dove ho lavorato per un ristorante di grande prestigio chiamato ‘U Ricantu. In questo locale, ho avuto l’onore di cucinare per numerosi personaggi famosi, tra cui Alan Prosu, Bob Sinclar, Edwin Van DerSar, Cyril Lignac ed Eric Cantona. Inoltre, ho avuto l’opportunità di preparare i piatti per il matrimonio di Francois-Louis Vuitton.

Decisi, quindi, di tornare a Napoli per aprire un mio ristorante-pizzeria con mio fratello e mio padre. Abbiamo avuto molte soddisfazioni, come vincere 2 Guinness World Records, ma, dopo 4 anni, a causa della camorra, abbiamo dovuto chiudere. Mi sono trasferito in Inghilterra, a Lancing, dove da 3 anni mia moglie Abir, mia cugina Marilena ed io gestiamo un ristorante italiano. Offriamo solo qualità e prodotti che arrivano direttamente dall’Italia, come la farina del Molino Scoppettuolo di Iolanda e Ciriaco Scoppettuolo, il pomodoro La Torrente di Gaetano e Giuseppe Torrente e il Fior Di Latte e la provola del Caseificio Orchidea Di Raffaele Maiello.

In questi 3 anni, abbiamo lavorato duramente per diffondere la vera cucina italiana in questo Paese e siamo orgogliosi di dire che il nostro ristorante italiano, O’ Curniciello è diventato meta di tanta gente, inclusi molti personaggi famosi come l’ex giocatore Sandro Raniere, l’Assistant Manager del Brighton Enrico Venturelli, l’ex portiere Heurelho Gomes e l’ex giocatore Rio Ferdinand.

In questi anni ho avuto l’onore di essere premiato con vari riconoscimenti come il Disciples Escoffier, le stelle della ristorazione, les toques clanches d’honneur e come primo chef al mondo con lo Star Chef Lion Golden, premio Leone d’Oro di Venezia.

 Attualmente, mi occupo delle seguenti attività:

– Sono chef e maestro pizzaiolo presso il mio ristorante O’ Curniciello.

– Faccio parte del direttivo di una delle più importanti associazioni di chef, APCI.UK.

– Collaboriamo attivamente con il consolato italiano a Londra per organizzare numerosi eventi culinari e promuovere la cultura italiana nel Regno Unito.

Per via della Brexit, lavorare e vivere nel Regno Unito è diventato complicato. Che consigli daresti ai tuoi connazionali che sognano comunque di farlo?

Nonostante le sfide derivanti dalla Brexit, ci sono ancora opportunità per coloro che desiderano lavorare e vivere nel Regno Unito. Ecco alcuni consigli che darei ai connazionali che hanno questo sogno:

  1. Informarsi bene. Prima di prendere una decisione, è importante informarsi accuratamente sulle nuove regole e procedure legate alla Brexit, soprattutto per quanto riguarda il permesso di lavoro e il diritto di soggiorno nel Regno Unito.
  2. Valutare le opzioni. Esaminare attentamente le diverse opzioni di visto e le opportunità lavorative disponibili nel Regno Unito. Alcuni settori potrebbero essere più aperti alle assunzioni di lavoratori stranieri rispetto ad altri.
  3. Prepararsi finanziariamente. Assicurarsi di avere risorse finanziarie sufficienti per affrontare il periodo di transizione e i costi associati al trasferimento come l’alloggio, il trasporto e le spese quotidiane.
  4. Imparare l’inglese. Migliorare le proprie competenze linguistiche in inglese può essere cruciale per trovare lavoro e integrarsi nella società britannica.
  5. Rete di contatti. Sfruttare le reti di contatti esistenti e cercare informazioni e supporto da connazionali che vivono già nel Regno Unito. Questi possono fornire preziosi consigli e assistenza pratica.
  6. Essere flessibili e adattabili. Essere pronti ad affrontare cambiamenti e adattarsi a nuove situazioni. La flessibilità può essere fondamentale per superare le sfide che possono sorgere durante il processo di trasferimento e l’adattamento a un nuovo Paese.
  7. Mantenere un atteggiamento positivo. Nonostante le difficoltà, mantenere un atteggiamento ottimista e determinato nel perseguire i propri obiettivi può aiutare a superare gli ostacoli e ad affrontare le sfide con fiducia.

In sintesi, è possibile realizzare il sogno di lavorare e vivere nel Regno Unito anche dopo la Brexit ma è importante pianificare attentamente, essere informati e preparati ad affrontare le sfide che potrebbero presentarsi lungo il percorso.

Pensi che gli stipendi siano in linea con il costo della vita?

Il rapporto tra gli stipendi e il costo della vita nel Regno Unito può variare considerevolmente a seconda della regione in cui si vive, del settore lavorativo e del livello di esperienza. In generale, le città più grandi come Londra tendono ad avere costi della vita più elevati rispetto ad altre aree del Paese.

Negli ultimi anni, c’è stata una crescente consapevolezza riguardo alla sfida che rappresenta l’aumento dei costi della vita rispetto agli stipendi, specialmente nelle grandi città. Ci sono stati dibattiti e iniziative per cercare di migliorare la situazione, come la campagna per un salario minimo nazionale più alto e maggiori garanzie sui diritti dei lavoratori.

Tuttavia, nonostante gli sforzi, per molte persone gli stipendi possono non essere ancora sufficienti per coprire tutti i costi associati al vivere nel Regno Unito, specialmente nelle città più costose. Questo può comportare difficoltà nel mantenere uno standard di vita decente, specialmente per le famiglie a basso reddito o per coloro che lavorano in settori con stipendi più bassi.

 

Puoi dirci il costo di alcuni beni e servizi di uso comune?

  1. Cibo: il costo dei generi alimentari a Lancing può variare a seconda del tipo di negozio. Ad esempio, il prezzo medio di un chilo di pollo è intorno a £3-£5.
  2. Benzina: il prezzo medio della benzina è di circa £1,30-£1,40 per litro.
  3. Affitto: il costo dell’affitto varia notevolmente a seconda della posizione e delle dimensioni della proprietà. Ad esempio, affittare una casa con un piccolo giardino con 3 stanze a Londra può costare tra £1.500 e £2.000 al mese.
  4. Ristoranti: il costo di un pasto in un ristorante varia notevolmente a seconda della categoria del locale e della città. Ad esempio, il prezzo medio di un pasto completo in un ristorante di fascia media a Lancing e dintorni può essere tra £20 e £40 a persona.

Sei lì da tre anni. Che cambiamenti, sia positivi sia negativi, hai notato da quando sei arrivato?

Stilo un elenco di alcuni cambiamenti, sia positivi sia negativi, che ho notato nel corso dei miei tre anni nel Regno Unito.

Cambiamenti positivi:

  1. Rispetto delle regole stradali. Ho notato un aumento del rispetto per le regole del traffico, sia nel guidare sia nel parcheggiare. Gli automobilisti sembrano essere più attenti e rispettosi delle leggi sulla strada, contribuendo a una maggiore sicurezza stradale.
  2. Crescente diversità e inclusione. Il Regno Unito è noto per la sua diversità culturale e ho visto un continuo impegno nel promuovere l’inclusione e nel celebrare le differenze culturali. Ci sono molte iniziative ed eventi che celebrano la diversità, rendendo il Paese un luogo più accogliente e inclusivo per tutti.

Cambiamenti negativi:

  1. Comportamento maleducato dopo l’abuso di alcol. Ho notato un aumento dei comportamenti maleducati e aggressivi nelle situazioni in cui le persone bevono eccessivamente. Questo comportamento può verificarsi soprattutto durante la notte, nei fine settimana o durante gli eventi festivi e può rendere alcune situazioni sociali più difficili o sgradevoli.
  2. Aumento del costo della vita. Ho notato un regolare aumento dei costi della vita nel Regno Unito, inclusi affitti, trasporti e generi alimentari. Questo può rappresentare una sfida per molte persone, specialmente per coloro con redditi più bassi o per le famiglie.

I tuoi bambini si sono adattati facilmente al nuovo stile di vita?

Sì, i miei bambini si sono adattati facilmente al nuovo stile di vita. Fin dall’inizio, la scuola è stata di grande aiuto e ha subito cercato di farli integrare e d’insegnare loro l’inglese.

Per te, invece, è stato facile integrarti in città? Pensi che sia necessario saper parlare bene l’inglese sin da subito?

Per quanto mi riguarda, all’inizio è stato un po’ difficile integrarmi in città. Tuttavia, le persone di questa comunità hanno fatto davvero tutto il possibile per farmi sentire il benvenuto. Riguardo alla necessità di parlare bene l’inglese sin da subito, personalmente non lo considero essenziale. Penso che sia sufficiente farsi capire e in questo i napoletani, con il loro modo di gesticolare, riescono a comunicare efficacemente anche senza conoscere perfettamente la lingua.

Come ti sei mosso per cercare un alloggio?

Trovare un alloggio all’inizio è stato molto difficile, poiché non avevo un precedente storico qui in Inghilterra. Ho dovuto stipulare un contratto di un anno con un’agenzia, che ha richiesto il pagamento anticipato di tutte le spese di un anno. Successivamente, ho trovato un privato che affittava la casa e ho pagato le prime 6 mensilità in anticipo, seguite da pagamenti mensili regolari.

Quali sono i prezzi medi e le zone in cui, secondo te, è possibile vivere bene spendendo il giusto?

In Inghilterra, i prezzi medi degli affitti e dei costi della vita possono variare notevolmente da regione a regione e anche all’interno delle città stesse. Tuttavia, nella città dove vivo si sta bene.

 

Come sei stato accolto dalla gente del posto?

Sono stato accolto abbastanza bene dalla gente del posto. All’inizio erano molto curiosi di capire chi fossi e cosa proponevo con il mio ristorante ma, alla fine, siamo riusciti a comprenderci reciprocamente. Hanno capito che io offro solo la vera cucina italiana e non versioni arrangiate.

Com’è una tua giornata tipo?

La mia giornata tipica inizia alle 7 del mattino, quando mi alzo e mi preparo. Successivamente, preparo il pranzo per i miei figli e poi li accompagno a scuola. Dopo questo, mi dirigo al lavoro e trascorro l’intera giornata a preparare piatti nuovi e studiati per i miei clienti.

Quali sono state le principali difficoltà da affrontare e come le hai superate?

Le principali difficoltà che ho affrontato sono state per via dell’affitto della casa, il trasloco dall’Italia, i lavori da fare nel ristorante e l’ottenimento della licenza per aprire l’attività. Ho superato queste sfide affidandomi a una grande professionista, l’avvocato Vania Marinello. Auguro a ogni persona che ne ha bisogno, di trovare un professionista come lei.

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi lì?

Il mio consiglio principale è di affidarsi a veri professionisti, come l’avvocato Vania Marinelli, per facilitare il processo di trasferimento in Inghilterra. Con il supporto di esperti qualificati, potrete realizzare il vostro sogno di trasferirvi nel modo più efficiente e senza intoppi.

E quali a chi vorrebbe andarci in vacanza?        

Per chiunque voglia andare in vacanza in Inghilterra, consiglio di prepararsi a trovare un clima molto diverso da quello italiano e di affidarsi a un’agenzia di viaggi. Queste agenzie si occuperanno di organizzare tutti i necessari biglietti per treni e autobus, così da muoversi facilmente e senza intoppi. L’Inghilterra è un Paese molto bello da visitare e un viaggio organizzato renderà l’esperienza ancora più piacevole e senza preoccupazioni.

Se potessi tornare indietro, faresti qualcosa diversamente?

Sì, se potessi tornare indietro, farei qualcosa di diverso. La prima e unica cosa che cambierei sarebbe quella di non dare confidenza ad alcuni italiani che, sotto mentite spoglie di aiuto, non hanno fatto altro che ritardare la mia apertura del ristorante. Ancora oggi, dopo 3 anni, continuano a infangare il mio nome e quello della mia famiglia. Tuttavia, la fortuna è che i miei clienti sanno che persone siamo la mia famiglia ed io e vedono con i loro occhi i sacrifici che facciamo.

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

Finora, ho imparato una sola cosa, a vivere bene, con tranquillità e senza stress.

Progetti futuri?

I miei progetti futuri comprendono una serie d’iniziative entusiasmanti con l’associazione APCI.UK. Al momento, stiamo progettando numerosi eventi, tra cui campionati di cucina e campionati di pizza, con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza culinaria italiana nel Regno Unito. Inoltre, stiamo lavorando per organizzare un tentativo di Guinness World Records legato al mondo della gastronomia. Sono entusiasta di contribuire a queste iniziative e di continuare a promuovere la cultura e la tradizione culinaria italiana in questo Paese.

Per seguire e contattare Enzo:

E-mail:oc**********@gm***.com

Sito web:www.ocurniciello.com

Social:

Facebook:Enzo Fiore ItalianRestaurant& Pizzeria O’ Curniciello

Instagram: enzoita_fiore_ocurniciello

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